A.S.La COBAS GIOVANI: sfruttamento e precarietà ,l’altra faccia del turismo.

Il nero domina nel settore turismo da anni e con la tassa di soggiorno non esiste relazione alcuna e la condizione di sfruttamento riguarda non solo quanti(e sono la maggioranza ) sono privi di regolari contratto.sfruttamento e precarietà
Il dipendente del turismo è spesso giovane, italiano o migrante, con esperienza nel settore (chi denuncia le condizioni si sfruttamento viene tagliato fuori e “il passa parola tra esercizi commerciali significa non trovare più una occupazione”. Il settore del Turismo è considerato, dai dati ufficiali ISTAT, come uno dei comparti dove si registra una enorme evasione fiscale, i dipendenti, di regola i facchini e le cameriere ai piani, anche se formalmente assunti con contratti part time ma con tabelle salariali che presentano una paga oraria che si aggira sui 5 euro lordi, somigliano a dei lavoratori a chiamata che procedono, per il calcolo dei loro averi, lavorando a cottimo; sappiamo che questo appare una storpiatura ma se obblighi una cameriera a pulire 3/4/5 camere con bagno in un ora altrimenti non la paghi, si tratta di un lavoro a ore o a cottimo? Noi crediamo che sia un cottimo.

Parliamo di grandi alberghi con decine\ centinaia di camere che ospitano Kermesse, congressi e un turismo non certo popolare, alberghi dove da qualche tempo si registrano le cessioni di alcuni rami di azienda (pulizie ai piani, facchinaggio , cucina…) a favore di grandi cooperative e società. In questo modo l’albergo riduce il numero dei dipendenti, le lavoratrici cedute solo in alcuni casi hanno potuto contrattare il mantenimento dei loro contratti e livelli salariali
In questo passaggio “C’è poi da considerare la qualità del servizio offerto al cliente, la richiesta di un numero di camere sempre più alto da pulire, induce per forza di cose ad una pulizia meno attenta e più veloce. Questo cane che si morde la coda produce alcuni effetti, le cameriere sono sempre più stanche e sfibrate perché gli albergatori, o alcuni di loro, vorrebbero avere il servizio con minor personale; la stanchezza porta ad avere meno attenzioni anche perche devi fare prima; i clienti che trovano le camere non fatte a regola d’arte protestano con la Direzione dell’Hotel; le cameriere ricevono lettere di richiamo disciplinare che cumulate nell’arco di alcuni mesi rappresentano un giustificato motivo per il licenziamento. Noi ci chiediamo di chi sia la responsabilità di eventuali disservizi:delle cameriere o della organizzazione del lavoro che cela il cottimo? Noi non abbiamo dubbi! La responsabilità non è delle lavoratrici!

A.S.La COBAS, nel torrido mese di agosto, rimarrà aperto apertolo  sportello sindacale (i diritti non vanno in ferie) e e chiederà  agli uffici competenti di controllare le regolarità contrattuali, le retribuzioni e i contributi, perchè i soldi evasi si agiranno a decine o centinaia di migliaia di euro”
La crisi è stata il trampolino di lancio per lo sfruttamento senza limiti e con quella arroganza padronale tipica di chi sa di potere reiterare pratiche e comportamenti lesivi della dignità umana e non solo di diritti sindacali che dovrebbero rappresentare la base su cui costruire il rapporto di lavoro. Noi invitiamo tutti i lavoratori e le lavoratrici del commercio a contattarci per non subire in silenzio prevaricazioni e ingiustizie.

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