A.S.La COBAS VERTENZE: Il datore di lavoro non può utilizzare parole volgari verso il proprio dipendente. Lo ha stabilito la Cassazione penale, sez. V con sentenza n. 42064/2007.

Il datore di lavoro non può utilizzare parole volgari verso il proprio dipendente, accusandolo di non fare alcunché sul luogo di lavoro, perché rischia di rispondere penalmente sotto il profilo dell’ingiuria.parole volgari verso il proprio dipendente
In tema di ingiuria, affinché una doverosa critica da parte di un soggetto in posizione di superiorità gerarchica ad un errato o colpevole comportamento, in atti di ufficio, di un suo subordinato, non sconfini nell’insulto a quest’ultimo, occorre che le espressioni usate individuino gli aspetti censurabili del comportamento stesso, chiariscano i connotati dell’errore, sottolineino l’eventuale trasgressione realizzata.
Se invece le frasi usate, sia pure attraverso la censura di un comportamento, integrino disprezzo per l’autore del comportamento, o gli attribuiscano inutilmente intenzioni o qualità negative e spregevoli, non può sostenersi che esse, in quanto dirette alla condotta e non al soggetto, non hanno potenzialità ingiuriosa.
Quindi sono penalmente punite le frasi insolenti e la volgarità.
Lo ha stabilito la Cassazione penale, sez. V con sentenza n. 42064/2007.

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