Azienda ospedaliero-universitaria di Careggi,Manuela Mil di A.S.La COBAS Pubblico Impiego chiederà spiegazioni e rassicurazioni alla Regione Toscana in merito problema della dotazione organica delle ostetriche

Manuela Mil di A.S.La COBAS Pubblico Impiego chiederà spiegazioni e rassicurazioni alla Regione Toscana e all’azienda ospedaliero-universitaria di Careggicareggi in merito alla salvaguardia dell’esperienza del punto nascita della Margherita, “esperienza peculiare in Toscana che rappresenta un fiore all’occhiello e che è un esempio studiato in tutta Italia”, in merito al  problema della dotazione organica delle ostetriche, che  riguarda tutta Italia, ma gli effetti si sentono in particolar modo alla Margherita. Qui le ostetriche, al momento 11 e in questo periodo in numero ancora inferiore per le ferie, devono farsi carico completamente di un numero di pazienti, circa 500, uguali a quelle ricoverate in un ospedale di primo livello come ad esempio Borgo San Lorenzo, dove le ostetriche sono 18 e in più c’è la presenza dei medici, non prevista nel punto nascita fiorentino.

La dirigente A.S.La COBAS evidenzia  come tutti gli studi dimostrino che in ostetricia la presa in carico dell’utente sia determinante per gli esiti di salute della mamma e del neonato, e come le ostetriche della Margherita lavorino ormai in una situazione di stress inaccettabile, con una reperibilità attiva oltre il 70%. “Prima di modificare un modello eccellente come è quello della Margherita

Chiediamo di studiare, ammesso che ce ne sia bisogno, un ulteriore abbattimento della spesa ricorrendo a tutte le strategie possibili, come ad esempio a una riduzione della degenza potenziando l’assistenza territoriale.

Manuela Mil

 

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