MORTI SUL LAVORO, LA STRAGE INFINITA! Esplosione nella centrale idroelettrica di Suviana: tre morti e cinque feriti. Si cercano 4 dispersi. Il cordoglio dell’A.S.La COBAS BOLOGNA

I lavoratori dispersi hanno tra 37 e 68 anni

Hanno fra i 37 e i 68 anni i quattro lavoratori che ancora risultano dispersi alla centrale idroelettrica di Bargi al lago di Suviana. I loro nomi sono stati confermati dalla Prefettura di Bologna: si tratta di Paolo Casiraghi, 59 anni, di Milano; Alessandro D’Andrea, 37 anni, di Pontedera; Adriano Scandellari, 57 anni, nato a Padova e residente a Mestre e Vincenzo Garzillo, 68 anni, di Napoli.

Strage Suviana: non si sa per chi lavoravano vittime

Due feriti gravi su tre del disastro della centrale elettrica di Suviana sono dipendenti diretti di Enel. Quello che è grave è quello che non sappiamo – Non si sa quali sono le aziende di cui erano dipendenti i lavoratori esterni. Poi scopriamo che uno è un pensionato di 73 anni, una partita Iva: che mondo del lavoro è?”

Nel 2024 ci sono già state 194 morti sul lavoro

Sale a quota 194 il numero dei morti sul lavoro, considerando i lavoratori scomparsi in itinere (quelli per esempio deceduti sul tragitto casa-lavoro) e che prende in considerazione solo i lavoratori regolari. Nel primo bilancio del 2023 da parte dell’Inail,considerando sia quelli in occasione, sia quelli in itinere, sono infatti stati in totale 1041 i decessi denunciati, mentre nel 2022 erano stati 1090, il 4,5% in più. In particolare, erano stati i decessi avvenuti in itinere a diminuire dai 300 del 2022 ai 242 del 2023. Erano invece aumentati di nove unità quelli in occasione di lavoro, da 790 a 799.

Il caso di Suviana rientra tra gli incidenti mortali definiti dall’istituto “plurimi”. L’anno scorso sono state in totale 36 le vittime di 15 diversi infortuni. Di esse, 22 con un mezzo di trasporto coinvolto. L’Inail nel suo rapporto ricorda per esempio la morte di cinque addetti alla manutenzione dei binari della ferrovia travolti da un treno a Brandizzo, in provincia di Torino, ad agosto, ma anche la deflagrazione in una fabbrica di fuochi d’artificio che a settembre è costata la vita a tre persone in Abruzzo.

Questa voce è stata pubblicata in SERVIZI AI LAVORATORI. Contrassegna il permalink.