RIFORMA DEL LAVORO, GOVERNO RENZI: il contratto a tutele progressive è una presa per in giro se alla fine le tutele vengono cancellate

Se Renzi vuole  dare tutele progressive a tutti alla fine ci devono essere più tutele per tutti. In caso contrario, A.S.La COBAS contesta  non solo l’ipotesi di cancellazione dell’art. 18 ma anche gran parte dell’impianto della riforma del lavoro prospettata dal Governo.RENZICECATO

Che tutela progressiva è, è una tutela regressiva, perché di fatto si vogliono cancellare i diritti per tutti !

Se fanno un nuovo contratto unico a tempo indeterminato  rimangono altre 46 tipologie di lavoro? Le cancella il Governo le collaborazioni continuate e continuative, il lavoro a chiamata, lo staff leasing, i tirocini dove la gente è sottopagata?. Diventano cinque o sei le forme con cui si entra al lavoro e dentro c’è anche un contratto a tutele progressive? Benissimo, tutta questa discussione siamo pronti a farla». Ma, ci devono spiegare perché vogliono modificare lo Statuto dei lavoratori sul demansionamento, o sul controllo a distanza. A chi serve, chi l’ha chiesto, la Confindustria? È forse quello il problema delle imprese». Perché il Governo non chiede agli imprenditori di riprendere a fare gli investimenti, di riportare i capitali in Italia, di fare cioè il loro mestiere, e non si rivolge anche a quelli che non l’hanno fatto in questo periodo?. Renzi fa il duro con i lavoratori e gli vuole togliere diritti, ma non è in grado di farlo con chi in questo Paese se ne sta andando e investe dalle altre parti.

Sull’art. 18 Renzi deve dimostrare quanto è ‘figo’ all’Europa. Forse qualcuno gli ha fatto credere che in cambio può sforare dello 0,1 o 0,3%, e Draghi gli darà qualcosa.

Cancellare la reintegra in caso di licenziamento ingiusto, sostituendola con un po’ di soldi  è una follia pura ed è contro i principi della nostra Costituzione. Lo Statuto dei lavoratori ha significato far entrare la Costituzione nelle fabbriche: perché il lavoro è un diritto e uno deve avere la dignità di poterlo fare, senza essere licenziato per le idee che ha, o perchè fa il sindacalista, o per il sesso che ha ecc». «Dire che in Europa l’art. 18 non c’è è un’altra sciocchezza.

La cosa vera è che il Governo sta cedendo ad un ricatto non affrontare il vero problema del Paese. Non è che le imprese non assumono perchè c’è l’art. 18: non assumono perchè non hanno da lavorare, e di questo si dovrebbe preoccupare il Governo.

È il momento di mobilitarsi, un lavoro senza diritti è un ritorno all’800

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