In questo momento di crisi moltissime fabbriche chiudono , moltissime mettono i propri dipendenti in cassa integrazione perché i loro utili ormai ridotti all’osso non permettono di pagare gli stipendi.
La crisi si sente, ma in tutto questo caos c’è sempre qualcuno che fa il furbo, purtroppo i soci delle grosse aziende di solito banche, non accettano il fatto di guadagnare tramite i dividendi meno , allora cosa fare??
Semplice aggirare il sistema ai danni di tutti noi.
Qualche anno fa, in Germania una grande azienda automobilistica, si inventò per non licenziare le persone il contratto di solidarietà; questo contratto prevedeva che un giorno lavorativo della settimana a rotazione tutti stavano a casa, così l’azienda risparmiava ma nello stesso tempo nessuno venne licenziato; si lavorava di meno si guadagnava di meno ma lavoravano tutti.
In Italia una grande azienda da due anni applica più o meno lo stesso sistema , con un particolare, ha fatto i calcoli sul risparmio attenuto firmando per migliaia di operai e dipendenti un contratto di solidarietà per avere a fine hanno gli stessi soldi da divedere ( i dividendi dei soci ), l’azienda non è in crisi ha solo meno utili.
Sembra banale ma è così, un lavoratore con il contratto di solidarietà viene pagato al 60% dall’Inps, un risparmio cospicuo da parte dell’azienda, parliamo di migliaia di persone.
Questo risparmio l’azienda lo trasferisce ( decurtato “ della riserva legale” che va accantonata per legge ) nei dividendi, ecco che con uno stratagemma il lavoratore guadagna meno l’ Inps paga ( noi paghiamo ) e i soci dell’azienda ( banche ) guadagnano sempre gli stessi soldi o forse di più alla faccia della crisi.
Che i furbi esistano da sempre è risaputo, la cosa che lascia perplessi e che questo meccanismo ha il tacito assenso dei sindacati confederali ( hanno firmato l’accordo ) e dei governi che continuano a tacere…………………………….