Stipendi sospesi per i lavoratori e le lavoratrici della clinica RSA Villa degli Ulivi di Sant’Elia Fiumerapido
Oltre 100 lavoratori non hanno ricevuto la mensilità di settembre 2013
Sono i dipendenti della clinica RSA Villa degli Ulivi che ieri hanno incontrato in assemblea i rappresentanti territoriali dell’A.S.La COBAS per chiedere sostegno per la loro situazione lavorativa.
I problemi per i lavoratori sono iniziati nell’agosto 2013, quando la SOGEPI SRL, Società proprietaria della casa di cura per anziani ha deciso di sospendere il pagamento degli stipendi a seguito della mancata certificazione di alcune fatture da parte del Comune di Sant’Elia Fiumerapido dall’anno 2009.
Una situazione incredibile i lavoratori sono stati privati da ogni forma di sostegno al reddito.
il 1 ottobre, a seguito di un incontro, richiesto dall’A.S.La COBAS, presso il Comune di Sant’elia, per individuare soluzioni immediate inerenti alla mancata certificazione di alcune fatture da parte del Comune, le parti , avevano congiuntamente richiesto alla Regione Lazio un incontro per risolvere la questione.
In quella occasione la proprietà aziendale si era impegnata a pagare regolarmente gli stipendi, cosi’ come avvenuto, anche se con notevole ritardo, per la retribuzione di Agosto
La prossima settimana la Regione Lazio convocherà le parti ma nel frattempo l’azienda ha deciso di non pagare i dipendenti.
Le somme che l’azienda vanta dalla Regione Lazio riguardano le rette di circa 30 ricoverati, senza alcun reddito,( il 25% degli attuali ricoverati alla Villa degli Ulivi), che non essendo residenti nel Comune di Sant’Elia Fiumerapido ed in nessun altro Comune , a seguito di vuoti legislativi ha impossibilitato il Comune a pagare le fatture alla Sogepi.
Per tali motivi abbiamo richiesto un tavolo di confronto alla Regione Lazio per fare in modo che il pagamento delle fatture avvenga direttamente dalla Regione Lazio o tramite le ASL.
Nel frattempo la Sogepi comunque riceve regolarmente il pagamento delle rette dagli altri Comuni , dai privati e dalle ASL per gli altri pazienti ( il 70% circa degli introiti) e riteniamo inispiegabile che la Società abbia sospeso il pagamento delle retribuzioni, anche perchè se Vi saranno soluzioni in Regione, non saranno comunque immediate e si rischia di far rimanere i lavoratori senza stipendio per diversi mesi.
La A.S.La COBAS intende ora conoscere le reali intenzioni dei proprietari della struttura, altrimenti , per tutelare i 100 dipendenti sarà costretta ad adire le vie legali per il recupero delle spettanze.