EURO: Il miraggio della moneta filosofale!

Il debole dei politicanti per la politica monetaria è storia antica e tragica. Più sono incompetenti e infingardi più l’adorano. Perché fornisce un capro espiatorio (la banca centrale) quando le cose vanno male e perché consente di evitare le scelte virtuose che spazzerebbero via clientele e interessi organizzati. Come ogni simulacro di bacchetta magica allieta i comizi, un faro da cui irradiare retorica mentre nel buio retrostante si muovono i tentacoli viscidi del Potere.euro

Non sono mai esistite economie sviluppate che crescono solo in virtù della politica monetaria. Non sono mai esistite economie sviluppate che hanno fondato il benessere sulla svalutazionesistematica. La credenza che le presse della Zecca riattivino le catene di montaggio di aziende decotte o evitino le conseguenze di politiche scellerate equivale alla versione moderna della pietra filosofale. La politica monetaria permette al massimo uno spazio temporale di manovra per affrontare i nodi strutturali e dare un impulso alla produttività, unica fonte di crescita e benessere sostenibile. La moneta costituisce lubrificante dell’attività economica, che la banca centrale dovrebbe dosare con cura. I guai iniziano quando si scambia il lubrificante per carburante. Infatti questa crisi è figlia di una Federal Reserve americana che da 15 anni gonfia i prezzi delle attività finanziarie con denaro a go go e poi si trova a doverne fronteggiare il crollo. In Giappone si prova da venti anni con la droga monetaria senza ottenere risultati apprezzabili. Ultimamente la Banca del Giappone ha provocato una drastica svalutazione dello yen e il risultato più vistoso finora è stato un tonfo record della bilancia dei pagamenti.

La moneta filosofale non esiste al pari della pietra. Per di più l’abbandono dell’euro sarebbe l’equivalente di un’atomica economica. Al mero annuncio di un referendum, preteso dal M5S (ma al momento vietato dalla Costituzione) si diffonderebbe un’ondata di panico tra i i risparmiatori con conseguente corsa agli sportelli per ritirare gli euro prima che al loro posto rimanga una carta straccia denominata lira. Nel giro di qualche giorno il sistema bancario collasserebbe, poi toccherebbe alle aziende senza credito e infine seguirebbe tutto il resto. Solo i milionari con i soldi all’estero riderebbero. Senza dover ricorrere alle divertenti battute per le quali vanno famosi.

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