CASSINO (FR): difficile situazione di10.000 lavoratori e rispettive famiglie lasciati senza mobilità in deroga e senza alcun sussidio economico

E’ un atto irresponsabile da parte del Governo, lasciare migliaia di lavoratori e lavoratrici  del Cassinate che alla fine del periodo di disoccupazione (ASPI), dopo il licenziamento, non potranno  accedere alla  mobilità in deroga, in quanto la Regione Lazio a a causa di mancanza di fondi, nel nuovo accordo quadro, per il 2015,  tra Ente Regionale e parti sociali, ha previsto solo il sussidio di cassaintegrazione in deroga escludendo la mobilità  .disoccupato2

I Lavoratori e le Lavoratrici del Cassinate resteranno senza il necessario contributo economico per sopravvivere, nella attesa di una ripresa economica che tarda ad arrivare.
Nel Cassinate , la vicenda che è  di carattere nazionale,  è coinvolto  un bacino di circa 10.000 lavoratori e rispettive famiglie, che da mesi non percepiscono alcun sussidio economico.

La questione  assume i toni di allarme sociale, tenuto conto della già drammatica condizione che vive il territorio afflitto da una fase di preoccupante involuzione economica .
In considerazione di quanto affermato, l’A.S.La COBAS, preoccupata dall’evolversi di una situazione regionale, che vede nella mancanza del lavoro per i giovani il suo punto di non ritorno, convoca per giorno 30 gennaio 2015 il Consiglio Regionale del Sindacato  con l’obiettivo di sottoporre all’attenzione del Governo  e della Regione Lazio , l’emergenza lavoro nel Cassinate, argomento di principale rilevanza, sul quale chiedere un intervento immediato da parte della cabina di regia istituita dal Governo per la regione.

Nel corso dell’iniziativa  sarà dato ascolto alle richieste dei lavoratori precari del Cassinate .

LUIGI PERDUTI (A.S.La COBAS CASSINO)

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