ALITALIA, passate le elezioni arrivano i licenziamenti!

Il ministro Giuliano Poletti ha fatto la cifra: gli esuberi Alitalia, nel piano concordato con Etihad dovrebbero aggirarsi fra i 2400 e i 2500. ALILICENZIAMENTIE’ il prezzo da pagare a un accordo di salvataggio che giunge tardivo, dopo una dissipazione di miliardi a carico dei contribuenti. Ora dovrebbe gravare, almeno in parte, sulle banche che dovranno rinunciare a una parte almeno dei loro crediti. I sorrisi del ministro Lupi non riescono a farci dimenticare che lui stava al fianco di Berlusconi quando fu lanciata la “scalata dei patrioti” e mandato a monte un accordo con Air France anch’esso doloroso, ma niente di paragonabile allo spreco di denaro pubblico perpetrato negli anni seguenti.
I licenziamenti all’Alitalia rappresentano un duro bagno di realtà. Il sistema italiano vacilla e non è la retorica dell’ottimismo a scongiurarne le crisi aziendali che si annunciano. Rischiamo un’estate di ulteriore precipitazione dei livelli occupazionali, e se i dissesti saranno maggiori del previsto anche la luna di miele del governo Renzi si esaurirà ben presto.

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