Padroni, vertici sindacali, governo Letta esultano! Sono fieri di un pesantissimo attacco alla democrazia sindacale e ai lavoratori

Padroni, vertici sindacali, governo Letta esultano! Sono fieri di un pesantissimo attacco alla democrazia sindacale, ai lavoratori,zitto che, in maniera fascista, in contrasto ancora una volta con i principi di democrazia e libertà della stessa Costituzione, toglie la libertà di organizzazione dei lavoratori, toglie la libertà di sciopero – che è un diritto individuale di ogni lavoratore, fino alla libertà di dissenso dagli accordi/contratti svendita sottoscritti dal Cgil, Cisl e Uil, vuole disciplinare i lavoratori come dei soldatini, vuole impedire – a fronte dell’ampio dissenso dei lavoratori nelle fabbriche e in tutti i posti di lavoro verso i sindacati collusi con i padroni – che sindacati di base e altre organizzazioni sindacali decise dai lavoratori possano partecipare alle Rsu, sia mettendo lo sbarramento del 5% di rappresentatività, sia imponendo la sottoscrizione di un impegno a non fare scioperi e a non mettere in discussione accordi firmati da loro. 

Contro queste regole da dittatura sindacal/padronale non servono i “le critiche e i dissensi” che fanno tante parole e nessun fatto – neanche quello minimo di cacciare da assemblee e iniziative di lotta i dirigenti sindacali. 
Occorrono rotture concrete. Occorrono vaste azioni di protesta. Occorre prendersi ed esercitare nei fatti i diritti che vogliono togliere: il diritto di sciopero, in primis, il diritto dei lavoratori di eleggere direttamente i propri delegati nelle assemblee.
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