Il comatoso stato della nostra economia, appesantita dalla zavorra del debito enorme e dal parassitismo pubblico, non è un caso. E’ la conseguenza di scelte ideologiche sbagliate, di comportamenti, di connivenze tra forze politiche guidate da vecchi e nuovi cialtroni,che avevano e hanno in mente solo i loro interessi personali, e le vecchie ideologie rappresentate dalla Triplice (cgil-cisl-uil) . Al desolante panorama politico del Paese, si aggiunge un altro fattore di instabilità: i sindacati. Questa Triplice o meglio questo partito conservatore italiano è stato ed è uno dei principali attori delle attuali, grandi difficoltà economiche che soffrono i lavoratori.
I burocrati sindacali non hanno mai affrontato la drammatica situazione di disoccupazione,generata dai loro comportamenti, perché oltre che compromettere i loro privilegi e le loro carriere, un’analisi seria avrebbe messo a nudo la povertà delle loro capacità e la loro ipocrisia.
Si può rilevare che la esistente Triplice, burocratica e parassitaria, che opera nel privato, è un fattore ostativo allo sviluppo economico. Attualmente i “sindacalisti” di CGIL-CISL e UIL , quelli che non fanno parte della casta politica, hanno privilegi che gravano sui lavoratori in maniera pesante e durevole e che in modo surrettizio incrementano il costo del lavoro, contribuendo a mantenere basse le retribuzioni. Si può ricordare che il costo del lavoro nelle nostre aziende, rispetto a quelle delle altre nazioni europee, è il più alto, a fronte di retribuzioni medie che sono le più basse. Non indifferente a questo stato di cose la complicata e talvolta assurda legislazione. Così sindacalisti della triplice , sono diventati i giudici. Si può aggiungere che il benessere dei lavoratori è contrario agli interessi della lobby sindacale burocratica. Perché mantenere questi sindacati?