ELEZIONI PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA: con Prodi il cambiamento non è arrivato!

Torna Romano Prodi, dopo la bocciatura di Franco Marini il Pd si è riunito in prodimattinata decidendo una linea più unitaria della precedente, l’ex Presidente del Consiglio e nemico giurato di Berlusconi è il nuovo candidato proposto per le elezioni a Presidente della Repubblica.

Nella terza votazione probabilmente si voterà ancora scheda bianca, in ogni caso lo scopo principale è raggiungere la maggioranza assoluta, cioè 504 voti nel corso della quarta votazione. Ma che senso di rinnovamento rappresenta Prodi? E’ il personaggio sul quale il Centrosinistra e il Movimento 5 Stelle convergeranno per trovare anche un nuovo Governo?

Il centrodestra viene praticamente escluso dalle larghe intese con un candidato a Presidente della Repubblica come Romano Prodi, il loro voto sarà quasi sicuramente contrario. Resta da vedere se il Movimento 5 Stelle vorrà rinunciare a Stefano Rodotà e votare colui che era comunque nei papabili per la Presidenza della Repubblica come risultato alle Quirinarie indette da Grillo.

Prodi non costituisce il rinnovamento auspicato dal popolo italiano, e rappresenta un’ulteriore spaccatura dell’Italia, si rischia di non riuscire a formare un nuovo Governo e si presenta sempre con più probabilità, l’avvento di Elezioni anticipate.

Ancora una volta il Pd, dopo le presidenze delle Camere, con Prodi punta dritto a eleggere un suo uomo di parte come Presidente della Repubblica, stavolta in avversione con il Pdl, ma il problema è che il cambiamento non è arrivato. Prodi è la persona che ha fatto entrare l’Italia nell’Euro a ogni costo e a discapito poi degli stessi italiani.

Vince ancora la vecchia classe dirigente, la vecchia politica, Prodi la rappresenta in pieno, in quanto da sempre facente parte dell’establishment. In conclusione serviranno questi 504 voti, 496 ci saranno se il Centrosinsitra voterà unito, per cui è presumibile che non ci saranno difficoltà nel raccattare un’altra decina di consensi.

Per avere però la fiducia sul prossimo Governo, ci vorrà il consenso del Senato, e allora saranno necessarie le posizioni favorevoli di Scelta Civica e del Movimento 5 Stelle. C’è da chiedersi se sarà ancora Bersani, nel caso di un Prodi Presidente, a essere incaricato di formare questo eventuale prossimo Governo.

Dunque, con ogni probabilità sarà Prodi a vincere le elezioni a Presidente della Repubblica, ma è questa la soluzione giusta per un’Italia governabile? Noi crediamo proprio di no, aspettiamoci tasse e ancora tasse.

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